ANTICHE MACERIE E PRECARIE RICOSTRUZIONI

martedì 8 maggio, ore 21

Mestre - Centro Candiani

 

 

 

 

Una Rivista orale rinnovata, più vivace e variata negli interventi, che in questo numero torna a considerare l’eterna questione del rapporto tra l’antico e il moderno, dove però l’antico non si può più dire “classico” nè il moderno “contemporaneo”, avendo noi già consumato nel frattempo ogni futuro.

Il problema non è tanto quello di lasciarsi il passato alle spalle; il vero problema è quello di liberarsi delle macerie del passato, che ingombrano ad ogni passo il nostro procedere senza meta. Sono, queste macerie, gli “esempi”, i “modelli”, i “canoni” con cui siamo costantemente chiamati a fare i conti.

Ogni rovina ci ricorda il tentativo di costruire una torre capace di conquistare il cielo. Ma, oggi, c’è ancora qualcuno che ha voglia di costruire torri e conquistare il cielo?

Una modesta proposta ecologica: costruire con i rifiuti del passato dei precari ripari in cui sostare lungo i sentieri del nostro infinito nomadismo.

 

interventi

- Enrico Berton , musicista: Onde (intervento musicale)

- Paola Casanova, fotografa: Temp Files (videoproiezione)

- Fabrizio Elefante, filosofo: L’essenza della trasmissione (intervento orale)

- Vanni Floreani, musicista: Frantumazione (interventi musicali)

- Linda Giacomini, soprano: Lisetta va alla moda, dall’operetta “Wunder Bar” di R. Katscher

- Laura Guadagnin, poetessa: “Distruggere” - lei disse (intervento orale)

- Gualti: ornamenti scenici

- Giuseppe Indelicato, film-maker: Corpi (videoproiezione)

- Laura Soave, studiosa di letteratura: Le costruzioni della moda (intervento orale)

- Gabriele Veggetti, critico cinematografico: Smarrimenti personali prima del diluvio (paesaggi sommersi e nature morte in “Still Life” di Jia Zhangke e “L’addio” di Elem Klimov (intervento orale e videoproiezione)

- Paola Volpato, artista: Croci, crocicchi, cro cette (copertina della Rivista)

- Michele Zaggia, filosofo: Esito imprevisto (videoproiezione)

- Ruggero Zanin, filosofo: Antiche macerie e precarie ricostruzioni (editoriale)