Centro culturale Candiani - Mestre        

 

lunedì 17 dicembre 2007 ore 21.00

 

rivista orale di filosofie, arti e scienze.

 

 

     
 

Memoria della mancanza

 
     

La smemoratezza è caratteristica peculiare del nostro tempo, che nulla riesce a trattenere.
Eppure questa è l'età che ha saputo costruire memorie artificiali capaci di conservare un numero pressoché infinito di dati. E forse le due cose sono strettamente intrecciate tra loro, per cui l'eccesso di memoria e la sua mancanza altro non sono che le due facce della stessa patologia.
La memoria della mancanza, senza rinunciare al ricordo, diventa allora medicina capace di attenuare la continua sovraesposizione alle sollecitazioni e agli stimoli cui tutti siamo sottoposti, quel senso di "troppo pieno" che ci sovrasta da ogni parte. La memoria della mancanza allude infatti a un vuoto che deve essere custodito con ogni attenzione, affinché intorno ad esso possa crescere l'articolazione dei ricordi, che vanno curati attraverso un lavoro di attenta potatura, come si fa con le piante.
Il vuoto - la mancanza di cui permane il ricordo - è per la memoria ciò che il silenzio è per la musica: la condizione stessa del suo essere.

     
Paola Casanova Fotografia  
Massimo Bellio Musica  
Roberto Cecchetti Musica  
Maria Teresa Crisigiovanni Fotografia  
Gea D'Esate Arte  
Eddy De Fanti Musica  
Pietro Gavagnin Filosofia  
Giuseppe Indelicato Video  
Paolo Pistellato Storia dell'Arte  
Toni Toniato Poesia  
Elena Triantafillis Linguistica  
Michele Zaggia Video  
Ruggero Zanin Filosofia